lunedì 7 aprile 2014

Settecamini manifestazione pacifica in campidoglio

Molti non pensavano che il quartiere Settecamini, si sarebbe svegliato e di giorno in giorno fa sentire la voce del popolo ed è così fatto.
Questi giorni, dopo la notizia dell'apertura di un centro di accoglienza per richiedenti asilo politico e di housing sociale, il quartiere è tutto unito, si ribella per la mancata considerazione di essere un vero quartiere e dove le istituzioni si ricordano solo quando c'è da aprire queste aree per disaggiati, campi nomadi, aree occupate ed inquinamento, ma i servizi dove sono?
Questo che chiede il popolo di Settecamini, che oggi lunedì 7 aprile 2014, a dimostrato con grande carattere e forte partecipazione che nulla fermerà la cittadinanza, quando mercoledì si riverseranno in Campidoglio per chiedere i loro diritti.
Doveroso dire e confermare che i residenti non sono razzisti o intollerani, anzi forse tra tutti i quartieri di Roma, proprio per l'aspetto morfologico è come un paese, tutti uniti ad aiutarsi, il vicino che sa tutto dell'altro.

Molto probabilmente tutta questa rabbia è nata dai tanti sacrifici che fanno i residenti, e soprattutto la grave mancanza dei servizi che le istituzioni tanto avevano promesso e mai mantenuto.
Basti pensare che nel 2003 c'era il progetto della metropolitana in superficie, basti pensare che nel 2004 venne fatto anche un progetto di pista ciclabile sull'acquedotto dell'Acea, basti pensare che nel 2006 sono iniziati i lavori di allargamento della via Tiburtina, e che ad oggi non sono terminati, con tantissime promesse e soprattutto modifiche al progetto iniziale.
Basti pensare alla tanto attesa biblioteca, che poi viene chiesto di inserirla in un progetto di cultura di alto livello, come la miglioria all'attuale centro culturale, migliorandolo come Elsa Morante ed Aldo Fabrizi, con tanto di biblioteca, spazi per eventi, sale, cinema e zona ristoro, un progetto che minimo minimo crea ben 12 e più posti di lavoro.
Basti pensare alle numerose buche per strada che vengono fuori non appena fa due gocce, basti pensare che i negozi anzichè aprire chiudono ed alla ASL che ogni anno perde i pezzi.

Basta, questo quello che chiede la gente, non siamo un popolo di serie C o D, siamo un quartiere, che in questi anni ha dimostrato come si possono organizzare eventi ed attività culturali come nessun altro quartiere ha fatto, progetti di Smart City a livello nazionale, e tutto questo solo con la forza di volontari e centro anziani.
Dove sono le istituzioni?

Tutti i cittadini sono invitati per chiedere i loro diritti e soprattutto no all'apertura del centro di prima accoglienza, mercoledì 9 aprile alle ore 09.30 in Campidoglio, tutti quanti uniti per il bene comune.


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